La balneoterapia è un trattamento che a seconda del tipo di acqua
termale usata cura numerose malattie della pelle, respiratorie e
cardiovascolari. È una delle pratiche termali più diffuse, spesso associata
all’applicazione di fanghi o a massaggi. Nella balneoterapia le acque termali esercitano la propria azione
curativa - diversa a seconda delle caratteristiche delle acque utilizzate -
attraverso differenti stimoli: azioni caloriche, sollecitazioni meccaniche,
azioni fisico-chimiche e chimiche. I tipi di bagni sono sostanzialmente tre, suddivisi in base alla temperatura
e alla concentrazione salina dell’acqua minerale utilizzata: a bassa mineralizzazione o ipotonici; a media mineralizzazione; ad alta mineralizzazione o ipertonici. Si
pratica con acque soprattutto carboniche o bicarbonato-alcaline (bagni
carbo-gassosi), ma anche solfate, salse e salsobromoiodiche, sulfuree.
La balneoterapia termale consiste
nell’immersione, parziale o completa, in acqua minerale alla temperatura di
circa 36-38 °C per una durata che non supera i 20 minuti. Esistono delle
variazioni: in alcune strutture ci si immerge in acqua minerale movimentata (idromassaggio) oppure in acqua marina depurata.
Un ciclo completo di cura prevede generalmente 10-15 bagni, effettuati a
digiuno, al ritmo di uno al giorno. Al termine del bagno il paziente completa
la reazione termale a riposo su un lettino, avvolto da coperte per circa venti
minuti.
La balneoterapia può essere
praticata sia in vasche individuali che collettive ed anche in vasche speciali
per permettere l’applicazione di cure fisioterapiche e riabilitative.